Giulio Caso
- Geologi
- Marzo 1944
- Ancora
- Cristalli Geminati (Twinned Crystal)
- Invasione Mancata
- Nuova Era
- Nell'attesa
|
Luigi Falco
- L’amore per la geologia
- Il brodo primordiale
- Eruzione
- A mare
- L’infinito
- Il cielo stellato
- Il Sogno
- 23 novembre 1980
- Messaggi di pietra
- Il ciclo delle rocce
|
Giulio Caso
|
Geologi
Ascoltano segni:
onde riflesse
da un luogo profondo
ove trovasi il cuore
motore del mondo.
Vette infuocate
spargono ai venti
cristalli anneriti
lave bollenti
richiamo ancestrale
per chi vuol sapere
ed osa sfidare
le nuove frontiere
Guardiani del tempo
di antica memoria
di tutta la Terra
narran la storia.
|
Giulio Caso
|
Marzo 1944
Del Vesuvio
lo spento silenzio
si rompe improvviso
in mille colori
e il cielo incupito attende
mentre tuoni e saette
intimidiscono il pensiero.
|
Giulio Caso
|
Ancora
Pomici antiche
"cuesta" coprirono.
Lenta la deflazione
e venne il tempo
che a mille darcy
la pioggia sparse
gocce sue figlie e…
fu tutt'una frana
di fango sciolti granelli
curve di fondo cambiarono
in dendritico aspetto.
Poi … drenaggio inconseguente
elutriazione occulta, inascoltata
da emimorfi adoratori
dell'eurocemento.
|
Giulio Caso
|
Cristalli Geminati (Twinned Crystal)
Vita parallela
dell'uomo: il sogno;
di abissali pensieri
raccorda il confine
nel Tempio d'universali
intenti d'amore
ove il silenzio
risale il canto
su onda di dolore
che lo tiene avvinto
a… geminati
cristalli di luce.
|
Giulio Caso
|
Invasione Mancata
Arrivarono acondriti
dalla sesta stella
inosservate e afotiche
apportarono alloctono
contributo al fondo
dell'archeano mare
su cui posarono
il seme intatto
fra l'infranto guscio
di ruvido anatasio.
Oscuri e amigdali
I nidi accrebbero,
il tempo di un aeon,
di analcitite pasto
anedrali infanti:
ciottoli pensanti
con altissimi
arti di sale.
La conquista della Terra
era imminente.
Si alzarono così masse
di aliene armate
……………………
ci fu un immenso
collasso gravitativo
|
Giulio Caso
|
Nuova Era
Capelli di Venere,
brune spine
di rutilo dorato
vibravano, dentro
tubolari amigdali,
all'unisono con onde
di flussi gravitazionali.
Perfetti si realizzarono
gli indici di Miller,
le diagonali raddoppiarono
i lati di ipercubici quarzi,
così, si aprirono
le porte del tempo...
e fu quinquenario.
|
Giulio Caso
|
Nell'attesa
Brandelli di atomi
frammenti di sogni
lacerati dal destino
fredde nubi
rifiuti d’amore
cambiano il segno alle radici
deviano soluzioni immaginarie
di equazioni impossibili
create per costruire un mondo
che ora si contrae
e lentamente si dissolve
in un punto infinito.
Non resta che il sonno
fino al prossimo Big-bang.
|
Luigi Falco |
L’amore per la geologia Amo la geologia
perché è una disciplina pia.
Timida e silenziosa, non è eclatante,
ma di sicuro è molto importante. Terremoti, eruzioni e alluvioni
fanno da cornice agli edifici e alle costruzioni.
Inquinamento, rifiuti e ricerca idrica
sono argomenti da affrontare con fatica. Il geologo con pazienza e
ardore
indaga il sottosuolo con amore,
non si scoraggia di fronte alle sorprese
e studia l’ambiente senza grandi pretese. È animato dalla conoscenza,
dalla voglia di approfondire con coscienza.
L’intuito e l’esperienza sono grandi pregi
che cerca di coltivare senza sfregi. Le catastrofi naturali non sono
divine:
è la mano dell’uomo che si aggira tra le rovine.
Madre natura è stata sconvolta
ed è per questo che tutto è in rivolta. Gli equilibri di un tempo si
sono alterati
vittime innocenti di uomini ingrati.
Il futuro del mondo non è compromesso
solo se ognuno rimane indefesso. Bisogna lottare contro il nostro
egoismo
ed evitare con ciò ogni forma di lassismo.
La tentazione è quella di rimandare,
ma il mondo ormai non può più aspettare. Il geologo non è un mago o
uno stregone,
e non riesce a prevedere con il pentolone.
Leggendo le rocce e guardando al passato,
si sente in dovere di indicare ogni dato. Le sue previsioni sono viste
losche e sospette,
incapaci di scalare le grandi vette
dell’ignoranza e falsa conoscenza
di chi si sente in dovere di combattere la scienza. Le grandi
questioni geologiche in corso
sono una sfida senza ricorso
La bellezza della geologia risiede nel cuore
di chi non si arrende e lotta con amore. |
Luigi Falco |
Il brodo primordiale Quando guardo il mare
il mio pensiero corre al brodo primordiale.
Quel miscuglio di elementi
che della vita contiene i fondamenti.
Molecole impazzite lungo i fondali
si abbracciano e corrono ai ripari.
Organismi misteriosi nel profondo degli abissi
nuotano e scappano per non esser scissi.
E’ un pullulare di emozioni
frutto di fantasiose creazioni.
Sono tutti antenati di un mondo ormai passato
che nelle nostre cellule tante tracce ha lasciato.
Le grandi conquiste dell’umanità
non sono solo frutto della vanità.
La storia dell’uomo è scritta nel mare
a grandi caratteri nel brodo primordiale. |
Luigi Falco |
Eruzione Sputi di fuoco dalle viscere della Terra,
rumori assordanti come in una guerra.
Brandelli di lava lanciati nel cielo
disegnano mostri e fanno da velo. Ricoprono tutto senza timore,
lasciando alle spalle solo terrore.
Colonne di fumo e giochi di luce
avvolgono l’etere in una cornice. Massi erranti e vagabondi,
provenienti da altri mondi
precipitano sul terreno
trasformandolo in un baleno. Blocchi, cenere e polveri sottili,
pesanti quintali e chili,
prodotti indifferenziati del calore
sono pronti a cementarsi con ardore. Quando la tempesta è passata
e la natura si è placata
un silenzio spettrale avvolge ogni cosa
in attesa che cresca tra i rovi una Rosa. |
Luigi Falco |
A mare Amare coincidenze per una vita senza meta Amare il
destino di questo mondo misterioso A mare i sogni di conquista e di
potere di un uomo che brancola nel buio |
Luigi Falco |
L’infinito Scruto in lontananza l’orizzonte
e intravedo una distesa oltre quel monte.
Folgorato dall’immagine che appare
mi sento in balia di questo mare. La terra è un tutt’uno con il cielo
e la natura si traveste da condottiero.
Fulmini, tuoni e saette
colmano i contorni come scritte. Uno spettacolo luminoso e colorito
mi avvicina lentamente all’infinito.
Impronunciabile lemma custodito nella mente
di chi è convinto che noi non siamo niente. |
Luigi Falco |
Il cielo stellato O cielo stellato
ti avevo cercato
sul tetto del mondo
in compagnia di un vagabondo. O cielo stellato
ti ho ritrovato,
infinito e lucente
a vigilare sulla gente. O cielo stellato
ti guardo ammirato,
colpito nel cuore
dal brillante colore. |
Luigi Falco |
Il Sogno Sogno una Terra senza terremoti ed eruzioni,
senza frane e alluvioni,
un pianeta errante nello spazio,
dove l’uomo non paga alcun dazio. Sogno un mondo privo di fenomeni
naturali,
con le giornate monotone e tutte uguali,
un angolo di universo smarrito
che si perde nell’oblio dell’infinito. A pensarci bene
il sogno che accarezzo non conviene.
La Terra è un pianeta vivo
ed è per questo che appare tanto attivo. Le tragedie di ogni giorno
fanno parte di un contorno
che tendiamo ad ignorare
ed evitiamo di affrontare. L’uomo, accecato dal potere,
piega la natura al suo volere.
Convinto di essere privilegiato
si dimentica di ciò che gli è stato dato. |
Luigi Falco |
23 novembre 1980 Ero appena dodicenne,
quando da una catastrofe sono rimasto indenne.
La terra ha tremato più di un minuto,
distruggendo tutto ciò che ha potuto. Fiumi di lacrime sono stati
versati
nei luoghi colpiti e scombussolati.
La morte, padrona imparziale dell’esistenza,
ha seminato lutti, disperazione e impazienza Tragedia di
indescrivibile grandezza
ha unito l’Italia con fermezza.
Ognuno ha fatto il possibile
per rendere l’Irpinia più vivibile. Era il 23 novembre dell’ottanta,
una data di cui nessuno si vanta.
Un giorno da ricordare,
memoria di chi non può più dimenticare |
Luigi Falco |
Messaggi di pietra La Terra è davvero speciale
nell’universo non c’è n’é una uguale.
Ricca di vita e meraviglie,
attraversata da fiumi e solcata da faglie.
L’insieme delle acque rappresenta l’idrosfera,
mentre tutti gli esseri viventi appartengono alla biosfera.
L’involucro di gas che la circonda è detto atmosfera,
e funge da cappello alla litosfera.
Pianeta errante e vagabondo,
dimora unica del nostro mondo.
Aggregato eterogeneo di elementi,
soggetto a continui mutamenti.
Tutto cambia, ogni cosa si trasforma
e nelle mani della Terra prende forma.
Son le pietre i testimoni oculari,
residui di messaggi senza pari. |
Luigi Falco |
Il ciclo delle rocce Il nostro pianeta è in continuo movimento,
apparentemente impercettibile e lento.
Milioni di anni ci son voluti
per rendere i luoghi più evoluti.
Tutto ciò che ci circonda
si muove come un’onda,
trasforma ogni essenza,
plasmando la materia con pazienza.
L’alterazione fisica e chimica
sono per la natura una mimica,
un’espressione di forze straordinarie,
un’esplosione di energie varie.
Le rocce sono un insieme di frammenti,
frutto di grandi e piccoli eventi,
riciclo di sostanze ed elementi,
residuo di antichi avvenimenti. |
|