Le notizie più
complete su Atlantide ci vengono fornite da Platone (Atene 428/27 - 348/47 a.C.) che
la descrisse in due dei suoi famosi dialoghi, il "Timeo" e il
"Crizia".
Secondo Platone, Atlantide era un'isola
nella quale tutto abbondava e dove la vita era felice. In realtà (sempre seguendo
Platone) anche se Atlantide sembrava essere il paradiso terrestre, partecipava a guerre,
possedeva una flotta militare immensa e poteva contare su circa 1.200.000 soldati. Tra le
altre, Atlantide sostenne una grande guerra contro Atene che riuscì a sconfiggerla,
occupando persino la sua capitale. Ma subito dopo ci furono degli enormi cataclismi che
sconvolsero il pianeta ed Atlantide sparì tra i flutti...
<<Molte grandi opere pertanto della città vostra
(Atene) si ammirano, ma a tutte una ne va di sopra per grandezza e per valore; perocché
dice lo scritto di una immensa potenza cui la vostra città pose termine, la quale
violentemente aveva invaso insieme l'Europa tutta e l'Asia, venendo fuori dal mare
Atlantico. Infatti allora [..] innanzi a quella foce stretta che si chiama, come dite voi,
colonne d'Ercole, c'era un isola. E quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia
insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte.
[..] In tempi posteriori per altro, essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari,
nel volgere di un giorno e di una brutta notte [..] tutto in massa si sprofondò sotto
terra, e l'isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve>>.
|